Atto di Consacrazione a Cristo Re

Nel 1899, il Papa Leone XIII compose l’Atto di Consacrazione del genere umano a Cristo Re dell’Universo.

Colui che recita con pietà questo Atto di Consacrazione a Cristo Re riceverà un’indulgenza parziale. Nel caso in cui sia recitato pubblicamente durante la solennità di Cristo Re, l’indulgenza sarà invece plenaria.

Atto di Consacrazione a Cristo Re

Noi siamo già sacri perché tu stesso, Dio,
ci ha plasmati a tua immagine e somiglianza;
siamo già sacri perché ci hai donato lo Spirito che in ogni istante ci guida,
ci spinge e “parla” per noi.
Ruah ha generato tutto il cosmo;
non c’è un cielo e una terra,
ma c’è un’unica “creatura” che va al di là degli stessi cieli e terra.
Io e Te non siamo divisi.
Tu sei da sempre con me;
non c’è nessuna separazione,
non c’è nessun tempio che ti contiene
e perciò non c’è nessun spazio al di fuori che possa essere a te contrapposto;
non c’è niente di profano* che si distingue dal sacro,
perché tutto è sacro, tutto è in te.
E’ vero, spesso mi dimentico che sono parte di questa creazione, che sono ‘aDaM, e che ho ricevuto il tuo spirito nelle mie narici e che da allora vivo di quello.
E di conseguenza mi dimentico che sono io, con te, re dell’universo,
mi dimentico che questa terra non va sfruttata
ma va rispettata perché sono io stesso terra.
Mi dimentico che questa vita va generata attimo per attimo,
respiro dopo respiro,
abbraccio dopo abbraccio,
dono dopo dono.
E mi dimentico anche che sono io, con te, re dell’universo,
perché tu mi hai dato il potere di essere co-creatore.
Ecco il mio affidamento a te, oggi, re dell’universo:
faccio silenzio,
faccio spazio nella mia anima e accolgo in me la tua regalità.

Atto di Consacrazione a Cristo Re dell’Universo

Maria, tu sei la Madre di Cristo,
Madre della Comunione che tuo Figlio ci dà,
come dono sempre nuovo e potente che è un gusto di vita nuova. 
Attraverso di te, perciò, noi consacriamo tutto noi stessi,
tutte le sofferenze che tuo Figlio sceglie per noi e la nostra stessa vita,
affinché tu diventi la Madre della Vita e Cristo doni a
tutti gli uomini lo stesso gusto di vita nuova che ha donato a noi.
Amen.

Atto di Consacrazione del genere umano a Cristo Re

O Gesù dolcissimo, o Redentore del genere umano,
riguarda a noi umilmente prostrati innanzi a te.
Noi siamo tuoi, e tuoi vogliamo essere;
e per vivere a te più strettamente congiunti,
ecco che ognuno di noi oggi spontaneamente
si consacra al tuo sacratissimo Cuore.
Molti, purtroppo, non ti conobbero mai;
molti, disprezzando i tuoi comandamenti, ti ripudiarono.
O benignissimo Gesù, abbi misericordia e degli uni e degli altri,
e tutti quanti attira al tuo sacratissimo Cuore.
O Signore, sii il Re non solo dei fedeli che non si allontanarono mai da te,
ma anche di quei figli prodighi che ti abbandonarono;
fa’ che questi, quanto prima, ritornino alla casa paterna,
per non morire di miseria e di fame.
Sii il Re di coloro che vivono nell’inganno e nell’errore,
o per discordia da te separati; richiamali al porto della verità,
all’unità della fede, affinché in breve si faccia un solo ovile sotto un solo pastore.
Largisci, o Signore, incolumità e libertà sicura alla tua Chiesa,
concedi a tutti i popoli la tranquillità dell’ordine;
fa’ che da un capo all’altro della terra risuoni quest’unica voce:
Sia lode a quel Cuore divino, da cui venne la nostra salute;
a lui si canti gloria e onore nei secoli dei secoli. Amen.

Leone XIII

La preghiera di consacrazione al Sacratissimo Cuore di Gesù è presente negli Atti di Leone XIII, pubblicati nel 1902-1903 dalla Tipografia dell’Immacolata di Mondovì. Il testo latino è inoltre riportato nell’Enchiridion indulgentiarum, stampato nel 1968 dalla Tipografia Poliglotta Vaticana a Roma, a pagina 56.