Nostra Signora di Fatima (1917)

Nostra Signora di Fátima, (Nossa Senhora de Fátima in portoghese), o Madonna di Fatima, è uno dei titoli con cui la Chiesa cattolica onora la Vergine Maria, madre di Gesù. Questo titolo è stato attribuito a seguito delle apparizioni mariane, nonché riconosciute anche dalla Chiesa Cattolica che si verificarono nel 1917 in Portogallo, coinvolgendo tre pastorelli, ma come si chiamano i pastorelli della Madonna di Fatima? Lúcia dos Santos, Jacinta Marto, Francisco Marto.

I Pastorelli di Fatima

Tre piccoli pastorelli di Fatima, i fratelli Francisco e Giacinta Marto (9 e 7 anni) e la loro cugina Lucia dos Santos (10 anni), il 13 maggio 1917, mentre badavano al pascolo in località Cova da Iria (Conca di Iria), vicino alla cittadina portoghese di Fátima, riferirono di aver visto scendere una nube e, al suo diradarsi, apparire la figura di una donna vestita di bianco con in mano un rosario, che identificarono con la Madonna.

Dopo questa prima apparizione la donna avrebbe dato appuntamento ai bambini per il 13 del mese successivo, e così per altri 5 incontri, dal 13 maggio fino al 13 ottobre. Ma cerchiamo di capire chi erano i tre pastorelli di Fatima.

Lúcia dos Santos

Nata il 22 marzo 1907 ad Aljustrel, nella diocesi di Fátima, Maria Lucia dos Santos era la sesta figlia di Antonio e Maria Rosa dos Santos.

All’epoca delle apparizioni di Maria, aveva dieci anni. Nonostante fosse la più grande dei tre pastorelli, non aveva ancora imparato né a leggere né a scrivere, poiché trascorreva le sue giornate conducendo il gregge al pascolo. Dopo le apparizioni, Maria Lucia studiò presso il Collegio di Vilar a Porto e successivamente prese l’abito religioso a Tui, in Spagna, assumendo il nome di Maria Lucia dell’Addolorata.

Il 3 ottobre 1928, Maria Lucia fece la sua professione temporanea e il 3 ottobre 1934, quella perpetua. Successivamente, il 25 marzo 1948, si trasferì a Coimbra, dove entrò nel Carmelo di Santa Teresa e assunse il nome di suor Maria Lucia di Gesù e del Cuore Immacolato. Morì il 13 febbraio 2005 a Coimbra, all’età di 97 anni. Successivamente, il suo corpo fu traslato vicino a quello della cugina Giacinta.

In occasione del terzo anniversario della morte di Suor Lucia, il 13 febbraio 2008, il cardinale José Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione per la Causa dei Santi, annunciò il decreto del Vaticano che istituiva l’immediato avvio del processo di beatificazione.

Giacinta Marto

Nata ad Aljustrel l’11 marzo 1910, Giacinta Marto era l’undicesima figlia di Pietro Marto e Olimpia di Gesù. Durante le presunte apparizioni, aveva sette anni ed era la più vivace dei tre pastorelli. Amava giocare e danzare mentre suo fratello suonava nelle vicinanze dei pascoli. Giacinta morì il 20 febbraio 1920 nell’ospedale D. Estefânia a Lisbona, dopo una lunga e dolorosa malattia.

Il 12 settembre 1935, la salma di Giacinta fu trasferita al cimitero di Fatima, accanto ai resti mortali del suo fratellino Francesco. Il 1º maggio 1951, i resti di Giacinta, il cui viso fu trovato incorrotto, furono semplicemente sepolti nella tomba preparata nella cappella laterale sinistra dell’altare maggiore nella basilica della Cova da Iria. Giacinta è stata beatificata insieme al fratello il 13 maggio 2000 e successivamente canonizzata il 13 maggio 17 anni dopo, in occasione delle celebrazioni del centenario delle apparizioni.

Francesco Marto

Nato l’11 giugno 1908 ad Aljustrel, Francisco Marto (in italiano Francesco Marto), era il decimo figlio di Manuel Pedro Marto e Olimpia di Gesù. All’epoca delle presunte apparizioni, aveva nove anni. Secondo le Memorie di Lucia, Francisco era descritto come un ragazzino silenzioso e solitario, spesso impegnato a suonare mentre pascolava le pecore.

Nel 1918, durante la violenta epidemia spagnola, Francisco si ammalò e morì il 4 aprile dell’anno successivo, alle 22:00, il giorno dopo aver ricevuto la sua prima comunione. I resti mortali di Francisco rimasero sepolti nel cimitero parrocchiale fino al 13 marzo 1952, quando furono trasferiti nella cappella sulla destra dell’altare maggiore nella basilica della Cova da Iria, dove riposano ancora oggi. Francisco è stato beatificato insieme a sua sorella il 13 maggio 2000 e successivamente canonizzato, sempre in compagnia della sorella, il 13 maggio 2017, in occasione delle celebrazioni del centenario delle apparizioni.

Le apparizioni della Madonna di Fatima (1917)

Dopo alcuni mesi, i tre pastorelli di Fatima continuarono a svolgere le loro mansioni nei pascoli della “Cova d’Irìa”, che erano di proprietà del padre di Lucia.

Il 13 maggio 1917, mentre stavano giocando e sorvegliando il gregge, riferirono di aver notato un improvviso lampo, simile a quello di un temporale imminente. Preoccupati per le loro pecore, cercarono di metterle al sicuro quando notarono un secondo lampo a metà strada lungo la discesa, mentre una bellissima signora appariva loro sopra un piccolo albero di olivo verdeggiante.

Ma cosa ha detto la Madonna di Fatima ai tre pastorelli? A quel punto la Madonna di Fatima disse: Non abbiate paura, non voglio farvi del male“. Lucia, sbalordita, chiese: “Di dove venite, Signora?”. “Vengo dal cielo“, rispose, chiedendo ai tre pastorelli di recarsi in quello stesso luogo il tredici di ogni mese, per sei mesi consecutivi fino a ottobre, raccomandando loro inoltre di pregare il rosario affinché la Prima guerra mondiale potesse finire e i soldati, fra i quali il fratello di Lucia, potessero tornare alle proprie case. Con queste ultime raccomandazioni la visione scomparve.

Dopo essere scesi dalla cova, i pastorelli di Fatima fecero ritorno alle proprie case. La piccola Giacinta raccontò tutto alla madre, che si preoccupò molto e chiese aiuto alla cognata Rosa, madre di Lucia. Tuttavia, Rosa rimproverò duramente la figlia, pensando che stesse mentendo. La bambina cercò disperatamente di difendersi dalle accuse, ma si accorse che era inutile. Decise quindi di tacere fino al giorno successivo, il 13 giugno, quando la visione sarebbe tornata alla Cova da Iria.

Lucia supplicò sua madre di permetterle di andare lì, nonostante il fatto che tutto il paese fosse radunato per la festa patronale di Sant’Antonio di Padova. Questa volta, seguirono i tre veggenti quattordici compagne curiose e Maria Carreira con suo figlio Giovanni, che era storpio.

A mezzogiorno, secondo il racconto, la Madonna di Fatima riapparve ai pastorelli. Mentre Lucia piangeva a causa dei maltrattamenti subiti dalla madre nel mese precedente, la Madonna rivelò che Giacinta e Francisco sarebbero presto morti, mentre Lucia sarebbe sopravvissuta per divulgare al mondo ciò che aveva visto. Durante la visione, la Madonna mostrò ai veggenti il suo cuore ferito da spine pungenti e poi scomparve. I fedeli che erano accanto all’albero di olivo affermarono di aver visto una nuvola volare via verso oriente.

Durante il ritorno, i tre pastorelli furono bombardati dalle domande dei presenti e furono costretti a tornare a casa. Una volta arrivati a casa, la madre di Lucia accusò la figlia di mentire, pensando che la visione fosse una manifestazione diabolica. Successivamente, Lucia fu portata dal parroco, il quale la interrogò e sospettò che la visione potesse essere un inganno.

I segreti di Fátima ai tre pastorelli

Il 13 luglio, i 3 pastorelli di Fatima tornarono alla Cova da Iria. Questa volta, erano radunate circa cinquemila persone, molte delle quali desideravano prendersi gioco dei bambini.

Secondo quanto riferito da Lucia, a mezzogiorno si verificò un’altra apparizione. La bambina si lamentò con la signora dei maltrattamenti subiti e ricevette come risposta l’invito ad offrire le sue sofferenze per la conversione dei peccatori.

Successivamente, la visione dell’inferno fu mostrata ai tre pastorelli.

Suor Lucia ha riportato questa visione nei suoi scritti in modo dettagliato.

«La Madonna ci mostrò un grande mare di fuoco, che sembrava stare sottoterra. Immersi in quel fuoco, i demoni e le anime, come se fossero braci trasparenti e nere o bronzee, con forma umana che fluttuavano nell’incendio, portate dalle fiamme che uscivano da loro stesse insieme a nuvole di fumo, cadendo da tutte le parti simili al cadere delle scintille nei grandi incendi, senza peso né equilibrio, tra grida e gemiti di dolore e disperazione che mettevano orrore e facevano tremare dalla paura. I demoni si riconoscevano dalle forme orribili e ributtanti di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti e neri. Questa visione durò un momento

In effetti, la prima parte del segreto riguarda la visione dell’inferno. Suor Lucia descrive “un vasto mare di fuoco, popolato da demoni e anime”, riportando le parole della Madonna:

«Avete visto l’inferno dove cadono le anime dei poveri peccatori. Per salvarle, Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al Mio Cuore Immacolato. Se faranno quel che vi dirò, molte anime si salveranno e avranno pace. La guerra sta per finire; ma se non smetteranno di offendere Dio, durante il Pontificato di Pio XI ne comincerà un’altra ancora peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segno che Dio vi dà che sta per castigare il mondo per i suoi crimini, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre. Per impedirla, verrò a chiedere la consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati. Se accetteranno le Mie richieste, la Russia si convertirà e avranno pace; se no, spargerà i suoi errori per il mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte. Finalmente, il Mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre Mi consacrerà la Russia, che si convertirà, e sarà concesso al mondo un periodo di pace.»

Suor Lucia affermò di identificare il “grande segno” nell’eccezionale aurora boreale che illuminò il cielo durante la notte tra il 25 e il 26 gennaio 1938. Inoltre, riconobbe il secondo conflitto mondiale come quello predetto nella visione, descrivendolo come:

«Una guerra atea, contro la fede, contro Dio, contro il popolo di Dio. Una guerra che voleva sterminare il giudaismo da dove provenivano Gesù Cristo, la Madonna e gli Apostoli che ci hanno trasmesso la parola di Dio e il dono della fede, della speranza e della carità, popolo eletto da Dio, scelto fin dal principio: “la salvezza viene dai giudei”».

Lucia afferma che successivamente la Madonna aveva rivelato ai pastorelli la seconda parte del segreto, la quale venne svelata dopo la visione dell’Inferno.

«La guerra sta per finire, ma se non smetteranno di offendere Dio, nel regno di Pio XI ne comincerà un’altra peggiore. Quando vedrete una notte illuminata da una luce sconosciuta, sappiate che è il grande segnale che Dio vi dà del fatto che si appresta a punire il mondo per i suoi delitti, per mezzo della guerra, della fame e delle persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre. Per impedire tutto questo, sono venuta a chiedere la Consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato e la comunione riparatrice nei primi sabati. Se ascolterete le Mie richieste, la Russia si convertirà e avrete pace; diversamente, diffonderà i suoi errori nel mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa; i buoni saranno martirizzati, il Santo Padre dovrà soffrire molto, diverse nazioni saranno annientate. Infine, il Mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre Mi consacrerà la Russia che si convertirà, e sarà concesso al mondo qualche tempo di pace

Poco dopo, l’apparizione si sarebbe conclusa.

Nel frattempo, la notizia degli strani eventi accaduti a Fatima si diffuse in tutto il Portogallo, e i pastorelli vennero accusati di essere impostori e vittime di una congiura clericale.

Il sindaco di Vila Nova da Ourèm, Arturo Oliveira, venne a conoscenza di queste notizie e decise di porre fine a ciò che considerava una farsa. Prima convocò Lucia, suo padre e il padre di Giacinta e Francisco, Manuel, insultandoli e minacciando di arrestarli.

Successivamente, il 13 agosto, sotto la scusa di condurre i pastorelli alla Cova da Iria, li trascinò in prigione nella speranza di costringerli a confessare. Tuttavia, ogni tentativo di ottenere una confessione si rivelò vano. Non sapendo come minacciarli ulteriormente, il sindaco li rimandò a casa. A causa di questo episodio, i bambini non poterono assistere all’apparizione del 13 agosto come previsto.

Secondo il loro racconto, l’apparizione li raggiunse quattro giorni dopo, il 19 agosto. In quell’occasione, la Madonna di Fatima, promise loro che nel mese di ottobre sarebbe avvenuto un evento che avrebbe confermato l’autenticità delle loro testimonianze.

Il 13 settembre, circa trentamila persone si erano radunate alla Cova da Iria, tra cui molti malati portati su barelle. A mezzogiorno, i testimoni presenti riferirono di aver visto un globo luminoso scendere dal cielo verso l’elce.

Si dice che la Madonna sia apparsa ai bambini per confortare alcuni dei malati e ha promesso a Lucia che li avrebbe guariti entro l’anno. La Vergine ha anche chiesto che il denaro donato dalla gente venisse utilizzato per costruire una cappella dedicata a lei in quel luogo.

Lucia aveva intenzione di consegnare alla Madonna una fialetta di profumo e alcune lettere che le erano state date da un oriundo di Olival, ma l’apparizione le avrebbe rifiutate prima di scomparire.

Il terzo segreto della Madonna di Fatima fu scritto in modo separato da suor Lucia, nella lettera che consegnò al vescovo di Leiria nel 1944:

«Dopo le due parti che già ho esposto, abbiamo visto al lato sinistro di Nostra Signora un poco più in alto un Angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo; ma si spegnevano al contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di lui: l’Angelo indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza! E vedemmo in una luce immensa, che è Dio, (“qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti”) un vescovo vestito di bianco, (“abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre”) insieme a vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c’era una grande Croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo, con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce, venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c’erano due Angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio.»

Terza Parte del Segreto di Fatima

Il 3 gennaio 1944, suor Lucia, che all’epoca era ancora suora di Santa Dorotea, trascrisse la terza parte del messaggio ricevuto.

Questo documento fu inviato al Vaticano e letto da tutti i pontefici successivi, oltre che da pochi stretti collaboratori. Da allora è stato conservato presso la Congregazione per la Dottrina della Fede.

L’intero messaggio della Vergine è stato oggetto di speculazioni e interpretazioni da parte di teologi e studiosi, sia cattolici che non.

Tuttavia, la terza parte, tenuta segreta dalla Chiesa, ha suscitato ipotesi di catastrofi che avrebbero potuto mettere a repentaglio la vita stessa della Chiesa. A causa di ciò, i pontefici hanno deciso di non divulgarla, rinviando la lettura della busta sigillata alla suddetta Congregazione, dove è stata custodita sin dal 1957.

Durante la lettura tenutasi il 13 maggio 2000 a Fatima, con la presenza del Papa, è stato presentato un estratto della comunicazione che recita: “Questo testo rappresenta una visione profetica simile a quelle contenute nelle Sacre Scritture, le quali non descrivono in modo fotografico i dettagli degli eventi futuri, ma riassumono e compendiano su un unico sfondo fatti che si estendono nel tempo senza specificare una successione o una durata precisa. Pertanto, la chiave interpretativa di questo testo può essere solo di natura simbolica.”

La visione di Fatima si focalizza principalmente sulla lotta tra i sistemi atei e la Chiesa, nonché sulla sofferenza indescrivibile dei testimoni della fede nel corso dell’ultimo secolo del secondo millennio. Questa visione rappresenta una Via Crucis senza fine, guidata dai Papi del ventesimo secolo. Secondo l’interpretazione dei pastorelli, confermata di recente anche da suor Lucia, il “Vescovo vestito di bianco” che prega per tutti i fedeli è il Papa.

Dopo l’attentato del 13 maggio 1981, il Santo Padre comprese chiaramente che “una mano materna” aveva guidato la traiettoria del proiettile, permettendo al “papa agonizzante” di fermarsi “sulla soglia della morte”. Durante una visita del vescovo di Leiria-Fatima a Roma, il Papa decise di consegnargli la pallottola che era rimasta nella jeep dopo l’attentato, affinché fosse custodita nel Santuario. Successivamente, per iniziativa del vescovo, la pallottola fu incastonata nella corona della statua della Madonna di Fatima.

Qual è stato il miracolo di Fátima?

Tra i miracoli di Nostra Signora di Fatima, il Miracolo del Sole è uno tra i tanti eventi collegati alle apparizioni mariane della Madonna di Fatima nel 1917.

Anche in questa occasione, appena la Signora apparve, Lucia le chiese: “Signora, chi siete e cosa volete da me?”. La Signora rispose immediatamente: “Io sono la Signora del Rosario; desidero che venga costruita qui una cappella in mio onore e che il rosario venga recitato ogni giorno.

La guerra finirà e i soldati torneranno presto alle loro case; gli uomini non devono offendere il Signore, che è già stato troppo offeso”.

A quel punto, la Vergine aprì nuovamente le mani e lanciò un raggio di luce in direzione del sole. Mentre si elevava verso il cielo, i tre pastorelli di Fatima poterono vedere accanto al sole i membri della Sacra Famiglia: Gesù Bambino, San Giuseppe e la Madonna.

In pochi istanti, ebbero anche la visione di un uomo adulto che benediceva il mondo e la Madonna, che a Lucia sembrava essere la Madonna Addolorata seguita da Gesù con la croce e la corona di spine. Infine, si presentò loro una terza scena in cui appariva la Madonna del Carmelo con lo scapolare in mano.

Il messaggio di Fatima

Il messaggio di Fatima si può riassumere principalmente come un invito alla penitenza e alla preghiera. Nelle apparizioni del 1916, l’angelo avrebbe insegnato ai bambini l’importanza di pregare con sincera contrizione e avrebbe spiegato loro il valore dei sacrifici per riparare le offese commesse contro Dio. Nell’ultima apparizione, avrebbe mostrato loro come ricevere degnamente il sacramento dell’Eucaristia.

Nel 1917, la Madonna avrebbe sottolineato più volte l’importanza di recitare il rosario ogni giorno, definendosi “Regina del Rosario“. Un altro elemento significativo del messaggio di Fatima è la devozione al Cuore Immacolato di Maria, per la quale sarebbe stata raccomandata la pratica dei primi cinque sabati del mese come atto di riparazione.

I primi 5 sabati del mese

La Madonna, apparendo a Fatima il 13 .06.1917, disse a Lucia:
“Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere e amare. Egli vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato”.
Poi, in quella apparizione, fece vedere ai tre veggenti il suo Cuore coronato di spine: il Cuore Immacolato della Mamma amareggiato per i peccati dei figli e per la loro dannazione eterna!

Lucia racconta: “Il 10 dicembre 1925 mi apparve in camera la Vergine Santissima e al suo fianco un Bambino, come sospeso su una nube. La Madonna gli teneva la mano sulle spalle e, contemporaneamente, nell’altra mano reggeva un Cuore circondato di spine. In quel momento il Bambino disse: “Abbi compassione del Cuore della Tua Madre Santissima avvolto nelle spine che gli uomini ingrati gli configgono continuamente, mentre non v’è chi faccia atti di riparazione per strapparglieLe”.

E subito la Vergine Santissima aggiunse: “Guarda, figlia mia, il mio Cuore circondato di spine che gli uomini ingrati infliggono continuamente con bestemmie e ingratitudini. Consolami almeno tu e fa sapere questo:

“A tutti coloro che per cinque mesi, al primo sabato, si confesseranno, riceveranno la Santa Comunione, reciteranno il Rosario e mi faranno compagnia per quindici minuti meditando i Misteri, con l’intenzione di offrirmi riparazioni, prometto di assisterli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza”.
È questa la grande Promessa del Cuore di Maria che si affianca a quella del Cuore di Gesù.

Perché cinque sabati?

Lucia domandò poi alla Vergine perché dovessero essere `cinque sabati’ e non nove, o sette.
Riportiamo le sue parole:
«Figlia mia, il motivo è semplice – rispose la Vergine – sono cinque le specie di offese e bestemmie contro il mio Cuore Immacolato:
1. le bestemmie contro l’Immacolata Concezione;
2. le bestemmie contro la sua Verginità;
3. le bestemmie contro la Maternità divina, rifiutando, allo stesso tempo, di riconoscerla come vera Madre degli uomini;
4. gli scandali di quanti cercano pubblicamente di infondere nel cuore dei bambini l’indifferenza, il disprezzo e perfino l’odio contro questa loro Madre Immacolata;
5. quanti mi oltraggiano «direttamente» nelle mie sacre immagini.
«Quanto a te, cerca continuamente, con le tue preghiere e sacrifici, di muovermi a misericordia verso quelle povere anime».

Condizioni necessarie per la grande promessa sono:

1. Santa Comunione – con intenzione (V. sopra)
2. Rosario – con intenzione (V. sopra)
3. Tenere compagnia alla Madonna per quindici minuti meditando sui misteri del Rosario – con intenzione (V. sopra)
4. Confessione – con intenzione (V. sopra) La confessione potrà essere fatta anche in altro giorno (prima), purché nel ricevere la santa Comunione si sia in grazia di Dio

Preghiere alla Madonna di Fatima

Mio Dio, io credo, io adoro, io spero e Ti amo! Ti chiedo perdono per coloro che non credono, non adorano, non sperano, e non Ti amano!
O Gesù, (questa preghiera) è per amore Tuo, per la conversione dei peccatori e in riparazione dei peccati commessi contro l’Immacolato Cuore di Maria.
O mio Gesù, perdonaci, salvaci dal fuoco dell’inferno. Guida tutte le anime in Cielo, specialmente quelle che ne hanno maggiore necessità.
O Santissima Trinità, Ti adoro! Mio Dio, mio Dio, ti amo nel Sacramento più Benedetto!
Dolce Cuore di Maria, sii la salvezza della Russia, della Spagna, del Portogallo, dell’Europa e del mondo intero.
Per la Tua pura e Immacolata Concezione, o Maria, ottieni per me la Conversione della Russia, della Spagna, del Portogallo, dell’Europa e del mondo intero.
Santissima Trinità, Padre, Figlio, e Spirito Santo, Vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue e Divinità di Gesù Cristo, presenti in tutti i Tabernacoli del mondo, in riparazione ai sacrilegi, oltraggi e indifferenza che offendono Lui Stesso. E per mezzo degli infiniti meriti del Suo Sacro Cuore e dell’Immacolato Cuore di Maria, Ti chiedo la conversione dei poveri peccatori.

Quando sono morti i Pastorelli di Fatima?

I pastorelli di Fatima, Jacinta Marto e Francisco Marto, sono morti rispettivamente il 20 febbraio 1920 e il 4 aprile 1919, mentre Lucia il 13 febbraio 2005.

Dove sono sepolti i tre pastorelli di Fatima?

I tre pastorelli di Fatima, Jacinta Marto, Francisco Marto e Lucia dos Santos, sono sepolti nel Santuario di Fatima, in Portogallo. Le tombe si trovano nella Basilica di Nostra Signora del Rosario di Fatima, all’interno della cappella del Santissimo Sacramento.