Meditazione del Martedì

Il martedì possiamo considerarlo anche lavorativamente un giorno a pieno regime, possiamo considerare quindi di organizzare una meditazione completa e che si rivolga al massimo sulla nostra giornata sia personale che lavorativa.

Vediamo ora come si compone la meditazione del martedì e come possiamo inserirla nel nostro quotidiano, una meditazione più introspettiva rispetto a quella del lunedì visto comunque la differenza di organizzazione e di vita.

Come funziona e come si organizza la meditazione del martedì

Innanzitutto, rifletti sulla brevità della vita umana, che, al massimo, si estende per settanta o ottant’anni. Tutto il resto è travaglio e dolore, come afferma il Salmo 89, 10. Considera che questa vita è molto breve se confrontata con l’eternità della vita futura. Coloro che si dedicano a cercare la gloria di questo mondo transitoria, rinunciando alla pace eterna, sono profondamente ingannati.

In secondo luogo, pensa all’incertezza di questa vita. Non solo è breve, ma anche instabile e mutevole. Non sappiamo quando il Signore verrà, se al mattino, a mezzogiorno, a mezzanotte o all’alba, come afferma Marco 13, 35. Per renderci conto di questa incertezza, ricordiamo la morte di coloro che abbiamo conosciuto, inclusi amici, parenti e persone famose. La morte può colpire a qualsiasi età, interrompendo i progetti e le speranze delle persone.

In terzo luogo, rifletti sulla fragilità e transitorietà di questa vita. Non c’è vaso di vetro più delicato della vita umana, che può essere spezzata da un soffio di vento, un colpo di sole, un sorso di acqua fredda o il contagio di una malattia. Le esperienze quotidiane dimostrano come una sola di queste circostanze possa strapparci questa vita, anche quando siamo ancora giovani.

In quarto luogo, considera la mutevolezza della vita. I nostri corpi cambiano facilmente, non rimanendo mai nella stessa condizione di salute. Le nostre anime sono agitate da passioni, desideri, affetti e preoccupazioni che ci sconvolgono costantemente. Anche la fortuna è mutevole e non permette alle cose umane di rimanere stabili o prosperare per molto tempo. La nostra vita si consuma incessantemente, senza sosta, di giorno e di notte.

Questa vita è simile a una candela che si spegne, più brucia e splende, più si consuma. È come un fiore che sboccia al mattino, appassisce a metà giornata e si secca alla sera, come afferma Giobbe 14, 2.

In quinto luogo, considera l’inganno di questa vita. Nonostante sia brutta, sembra bella. Nonostante sia amara, sembra dolce. Nonostante sia breve, sembra lunga. Nonostante sia misera, sembra amabile. A causa di questo inganno, molti uomini si sottopongono a pericoli e fatiche, mettendo a rischio la vita eterna, solo per godere delle gioie effimere di questa vita.

In sesto luogo, considera come questa vita sia piena di miserie per l’anima e il corpo. È una valle di lacrime, un mare di infinite sofferenze. Esamina le infermità del corpo e le afflizioni dello spirito, nonché i pericoli presenti in tutte le condizioni e età dell’uomo. Riconoscerai la molteplicità delle miserie di questa vita e, vedendo chiaramente quanto poco il mondo possa offrire, sarai più incline a disprezzarlo e considerarlo miserabile.

Tutte queste miserie culminano nella morte, che rappresenta l’ultima e più terribile delle cose. Nel momento della morte, il corpo viene spogliato di tutto e si decide il destino eterno dell’anima.

Riflettendo su tutte queste considerazioni, comprenderai quanto sia misera e breve la gloria del mondo e quanti pericoli e mali si nascondano in essa. Sarai quindi in grado di disprezzarla e considerarla indegna di valore.