Novena a Santa Gemma Galgani

In un articolo precedente abbiamo già imparato a conoscere la vita di Santa Gemma Galgani, affrontato alcuni punti della sua vita e le preghiere che possono aiutarci a pregarla, vediamo oggi una novena dedicata a Santa Gemma Galgani e al suo percorso spirituale della fede con dio.

La novena a Santa Gemma Galgani si recita dal 2 al 10 aprile al fine di commemorare la celebrazione della sua Festa, che la Chiesa cattolica celebra ogni anno l’11 aprile, si differenzia dalla preghiera per una grazia a Gemma Galgani per l’intenzione che andiamo a fare con la nostra Novena a Santa Gemma, possono però essere recitate nello stesso giorno, intervallando una Ave Maria.

Novena Santa Gemma Galgani

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

Orazione iniziale

O Dio, che hai reso la vergine santa Gemma Galgani immagine del tuo Figlio crocifisso, donaci, per sua intercessione, di partecipare ai patimenti di Cristo, per meritare di essere associati alla sua gloria.
Per Cristo nostro Signore. Amen. (Dalla liturgia della Chiesa)

PRIMO GIORNO (2 aprile): È nata una bambina

“Prevenuti dall’esempio e dalla preghiera comune dei genitori, i figli, anzi tutti quelli che vivono insieme nell’ambito familiare, troveranno più facilmente la strada di una formazione veramente umana della salvezza e della santità.” (Conc. Vaticano II, La Chiesa nel mondo attuale 48). 

Signore, per tua predilezione Santa Gemma visse da molto piccola una vita angelica. Nella sua famiglia cristiana trovò l’aiuto migliore e il clima adeguato allo sviluppo della grazia sacramentale e per conoscere e amare Gesù.
Aiutaci a valorizzare la famiglia come il primo santuario dove si vivono la fede, la speranza e l’amore.
Che la mia famiglia sia come quella di Gesù di Nazaret. Come la famiglia di Santa Gemma.
Per Cristo nostro Signore. Amen.

(Recita anche: un Pater, un Ave, un Gloria)

SECONDO GIORNO (3 aprile): Una famiglia con problemi

“Il Signore ha dato, il Signore ha tolto. Benedetto sia il nome del Signore… Se da Dio accettiamo il bene, perché non dovremmo accettare anche il male?… Non ha forse un duro lavoro l’uomo sulla terra… Beato l’uomo che Dio corregge… poiché egli ferisce ma le sue mani guariscono” (Gb 1,21. 2,10. 7,1. 5,17). 

Signore, tu hai vissuto sin da bambino una vita come la nostra, nell’ abnegazione e nella povertà, nella semplicità di Nazaret. Quando sei arrivato nella nostra terra non hai avuto un luogo adeguato dove nascere e ti hanno dato soltanto una croce dove morire.
Santa Gemma, che tu hai scelto per riprodurre la tua vita e per dare al mondo una straordinaria testimonianza, ti offrì con amore sincero il dolore che ebbe a soffrire sin dall’infanzia.
Fa che io sappia offrirti generosamente ogni sorta di difficoltà che possa sopraggiungere a me o ai miei.
Che io sappia insegnar loro a fidarsi sempre di Te, che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

(Recita anche: un Pater, un Ave, un Gloria)

TERZO GIORNO (4 aprile): La vita in famiglia

La carità non abbia finzioni: fuggite il male con orrore, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda. Non siate pigri nello zelo; siate invece ferventi nello spirito, servite il Signore. Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, solleciti per le necessità dei fratelli, premurosi nell’ospitalità. (Rm 12, 9-13). 

Signore, sento nel mio cuore un’intensa gioia nel vedere Santa Gemma che alterna lavoro e preghiera senza vivere in un convento e con la più grande naturalezza. Il suo esempio mi dice che anch’ io posso raggiungere la santità a casa mia, nel mio lavoro, nella mia vita di rapporti familiari e sociali.
Aiutami, Signore, affinché, senza cessare di guadagnare il pane con il sudore della mia fronte, io non dimentichi mai che ascoltare Te, parlare con Te, è sempre la cosa più necessaria per essere fedele al mio impegno cristiano.
Per Cristo nostro Signore. Amen.

(Recita anche: un Pater, un Ave, un Gloria)

Potresti anche: Recitare la Preghiera a Santa Gemma Galgani

QUARTO GIORNO (5 aprile): Alla scuola dell’amore

“Vi ho chiamati amici, perché tutto quello che ho udito dal Padre mio ve l’ho fatto conoscere.” (Gv 15, 15) “Signore, tu sai tutto, tu sai che ti amo.” (Gv 21, 17)

L’amore è una realtà presente in tutte le vite. Nella giovinezza in modo molto particolare. Tutto quello che facciamo lo facciamo per amore di qualcosa o di qualcuno. h’ha detto Gesù: “il tuo cuore è là dove è ciò che ami”.

Signore, la gioventù, l’amore, la donazione incondizionata di Santa Gemma mi portano ad analizzare la mia vita e la qualità del mio amore cristiano. Veramente io amo di più me che Te, i miei interessi più degli interessi del Tuo Regno di amore.
Aiutami, Signore, perché né la vita né la morte, né il passato né l’avvenire, né nessun’ altra realtà creata mi separino mai da Te, che sei il mio Signore e il mio Padre, che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

(Recita anche: un Pater, un Ave, un Gloria)

QUINTO GIORNO (6 aprile): Sacramento “dell’infinita letizia”

“Io sono il Pane vivo disceso dal cielo. Chi mangia di questo Pane vivrà in eterno. Il Pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo” (Gv G, 51)

Il vivere cristiano non esclude l’amore. Ne ha bisogno. L’amore cristiano procede da Dio e conduce a Dio, che è amore. L’amore cristiano nasce dalla Croce e si nutre, soprattutto, nell’Eucaristia. Eucaristia è Dio stesso “che ama l’uomo sino all’estremo”. Dio stesso fattosi cibo e vita dell’uomo. L’Eucaristia con-tiene ciò che Gesù ha detto: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue è vera bevanda. Colui che mangia la mia carne e beve il mio sangue è in me e io in lui” (Gv 6, 53). E ciò che Gesù ha fatto: “Prese il pane, lo benedisse, lo spezzò e lo diede dicendo: Prendete e mangiatene, questo è il mio corpo.

Prendendo il calice e rendendo grazie lo diede loro dicendo: Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue, che sarà versato per la remissione dei peccati” (Mt 26, 26). 

Signore Gesù, Pane vivo disceso dal cielo, che hai voluto essere Eucaristia, cibo e vita dei credenti. fa’ che io sappia valutare, ringraziare e ricevere il Tuo Corpo, il Tuo Sangue e la Tua Parola come Santa Gemma.
Che l’Eucaristia mi aiuti a formare i miei criteri, rinforzare la mia volontà, orientare le mie passioni e i miei atteggiamenti, come aiutò lei.
Che la partecipazione eucaristica mi aiuti sempre, Signore, per avere in me la vita eterna. Amen.

(Recita anche: un Pater, un Ave, un Gloria)

SESTO GIORNO (7 aprile): Soffrire di un soffrire dolce

“Quando io sarò innalzato da terra attirerò tutti a me” (Gv 12, 32)

“Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me” (Gal 2, 19s) “Quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo.” (Gal 6, 14)  

Signore, Tu hai portato la croce fisica, la croce di legno e la croce del peccato e del dolore dell’umanità.
Tu hai scelto Santa Gemma come vittima con Te per i peccati del mondo.
Essa trovò nella Tua Croce il segreto per portare con gioia le sue molte croci e aiutare gli altri a portare le loro.
Fa’ che anch’ io trovi nella Tua Croce sprone e fortezza per portare la mia croce con Te ogni giorno. Aiutami, Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

(Recita anche: un Pater, un Ave, un Gloria)

SETTIMO GIORNO (8 aprile): Con Maria Madre del Signore

“Maria serbava e meditava in cuor suo tutte le meraviglie che si dicevano di Gesù” (Lc 2, 19) Gesù disse al discepolo che egli amava: Ecco tua madre” (Gv 19, 27) 

Signore, Maria è stata l’amore più grande della Tua vita qui sulla terra.
Ella, serva del Signore, rimase sempre accanto a Te, in modo particolare quando eri in croce.
Anche Santa Gemma prese Maria per Madre e le affidò la sua orfanezza, i suoi dolori e i suoi più grandi amori. Che anch’io affidi a Maria i miei problemi, le mie inquietudini, senza mai stancarmi né perdermi d’animo.
Che quanti soffrono trovino in Maria, come trovasti Tu, Signore, come trovò Santa Gemma, il conforto, la compagnia e l’aiuto di cui hanno bisogno.
Per Cristo nostro Signore. Amen.

(Recita anche: un Pater, un Ave, un Gloria)

OTTAVO GIORNO (9 aprile): La fine del cammino

“Desidero essere sciolto dal corpo per essere con Cristo, il che sarebbe assai meglio” (Fil 1, 23)

“Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho mantenuto la fede” (2 Tm 4, 7) 

Signore Gesù, Tu hai detto: “il chicco di grano deve morire per portare frutto”, e: “chi vive credendo in Me anche se muore vivrà in eterno”.
Io credo fermamente nella Tua risurrezione, credo altresì che risorgerò quando morirò. La vita e la morte di Santa Gemma mi fanno capire meglio il senso e il valore della mia vita e della mia morte.
Aiutami, Signore, a dare senso alla mia vita perché, come Santa Gemma, possa comprendere il senso della morte e la vita eterna che Tu mi hai promesso. Amen.

(Recita anche: un Pater, un Ave, un Gloria)

NONO GIORNO (10 aprile): Il cielo, dove è Gesù

“Nella casa di mio Padre ci sono molte dimore… io vado a preparare un posto per voi” (Cv 14, 2) “Né occhio vide né orecchio udì né mai entrò in cuore di uomo, ciò che Dio ha preparato per quelli che lo amano” (1 Cor 2, 9) 

Signore, io non posso capire adesso come è il cielo che mi hai promesso, ma credo fermamente che Tu abbia un premio, un cielo, per coloro che Ti servono e Ti amano.
Credo che il cielo è la Tua casa, la casa del Padre, dove ci sono “molte dimore” per noi, Tuoi figli.
Signore, che io raggiunga un giorno il Tuo cielo, il Tuo regno, con Santa Gemma.
Non per i miei meriti ma per i Tuoi e per la sua intercessione. Amen.

(Recita anche: un Pater, un Ave, un Gloria)